mercoledì 27 novembre 2013

"if you are too serious, you are a loser"

"Se sei troppo serio in Cina, sei un perdente."
Questa è stata la frase conclusiva di Xiangjia.
 
Stasera io Xiangjia e Lv jie abbiamo avuto una lunga e interessante chiacchierata riguarda chinese "stuff", e soprattutto riguardo i problemi legati al sistema dell'educazione scolastica.
 
Ormai sono quasi due mesi che sono qua, e, per quanto nel blog colleziono spesso il "positivo" della mia esperienza cinese, ogni giorno guardo con obiettività critica al mondo che mi circonda, facendo domande, ricevendo quasi sempre risposte, e quando ciò non avviene, me le dò da solo.
 
Innanzitutto, la scuola funziona pressapoco così: dai 6 ai 12 anni elementare, dai 12 ai 15 potemmo dire "scuola media", dai 15 ai 18 superiori, dai 18 in poi Università.
 
Differeneze sostanziali: il programma di studio alle scuole superiori è pressapoco lo stesso, ossia, non esistono licei o istituti professionali che dedicano più ore a materie specialistiche, come appunto scientifico, classico, pedagogico, musicale ecc...
Quindi i ragazzi appena diplomati escono dalla "high school" che sanno tutto e niente, per cui sono completamente confusi quando bisogna scegliere quale strada universitaria intraprendere (per coloro che hanno voglia e possibilità di iscriversi all'Università).
 
Inoltre, il test di ammissione nelle varie Università è lo stesso. Se vuoi iscriverti a Biologia, devi sostenere un test di ammissione che è praticamente uguale al test che sostiene colui che vuole iscriversi a Ingegneria.
Così come ho già scritto in questo post http://marcovaincina.blogspot.com/2013/11/curiosita.html, la scelta dell'indirizzo universitario dipende dal voto col quale i ragazzi cinesi si diplomano. Per cui, più il voto è basso, meno scelta avrai. Così spesso capita che i ragazzi che non hanno avuto possibilità di scelta vengono iscritti a facoltà che insegnano competenze delle quali c'è bisogno in Cina, prima fra tutti "food university" e a seguire "computer". Il "sistema" sceglie per te.
 
Quindi, estemizziamo un pò di cose negative.
 
La maggior parte dei ragazzi cinesi agisce secondo il ragionamento "i have to" e non "i want to".
Spesso meno domande ti fai, meglio è.
C'è corruzione e il governo, ovviamente, è ovunque. Capita che nelle Università vi siano "spie" che lavorano come controllori.
Ai bambini vengono "tagliate" le ali nel momento in cui cominciano a frequentare la scuola elementare.
I ritmi imposti dal sistema e dai professori talvolta sono sfiancanti...ore e ore di studio (a volte mnemonico), programmi impostati sulla falsariga dei vecchi programmi scolastici...così i bambini si spengono.
(Ovviamente voglio chiarire che sto generalizzando, e sto solo riportando considerazioni critiche condivise con molti altri ragazzi cinesi).

Sono molto ligi al dovere, e talvolta l’essere troppo responsabili e obbedienti li porta a ragionare poco con la propria testa e a cercare la via più breve per risolvere questioni, senza rischiare.
Forse perché la “velocità cinese” è molto più veloce di quella italiana, e spesso ciò è sinonimo di superficialità.
Dopotutto, ci sono molti ragazzi che decidono di rompere col sistema, le abitudini, e espatriano o diventano imprenditori di se stessi qua in Cina.
E questi ultimi hanno sicuramente una marcia in più, perché integrano pragmaticità cinese con ricerca e cura del dettaglio, propri del modo di fare italiano.
Infine, il minimo comun denominatore di tutti i problemi è il numero della popolazione cinese.
Sono troppi, davvero, troppi per mettersi d'accordo, troppi per non disporre di grattacieli sempre più alti, troppi per non riuscire a riformare la scuola...troppi.
Quindi, per tornare al titolo, se prendi le cose troppo seriamente e con professionalità, rischi di essere messo a margine del sistema ed essere così considerato un perdente.
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Oggi sono in vena, quindi condivido l'ennesimo insetto scarafaggioso ucciso in bagno!
 
 

3 commenti:

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  2. I read Ren Ren( Chinese Facebook) today: The most freedom is not to do whatever you want, instead, is to not do what you do not want.

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  3. mmm i agree with both...do what you want and to not do what you do not want :P

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