04.10.2013
Oggi avremmo
dovuto visitare il museo delle “clay figurine”, ossia modelli/figurini in
argilla rappresentanti l’Opera cinese (mascheroni, personaggi caratteristici) e
domani mattina avrei dovuto prendere il treno per Nanchino.
Invece (il
mio fisico ha apprezzato) la partenza per Nanchino è posticipata a domenica
mattina e oggi abbiamo cominciato e concluso l’uscita quotidiana a Huishan, old town vicino Wuxi (per maggiori
info cercate su tripadvisor).
Il team è
quello di ieri: io, Fiona, Justin e Cin.
All’ingresso
(classico gate cinese) eccoli di nuovo! Eh no, stavolta devo fotografarne almeno
uno…dalla foto postata non si può ascoltare il rumore dello sbattere delle ali…comunque
trattasi di bestiole volanti di oltre 10 cm di lunghezza (che a Pechino
mangiano) che spesso si raggruppano e, se è la prima volta e soprattutto se, come me, hai la fobia degli insetti, pensi: ok, è finita.
Draghi Volanti
Li chiamano draghi volanti…e ci credo! Sembrano
piccoli elicotteri!!! Leggenda vuole che se volano bassi, il giorno successivo
pioverà.
Sarà strano,
ma ormai mi sono abituato ai draghi volanti, anche perché mi hanno assicurato
che non pungono.
Templi dai
tipici tetti in legno (mai un chiodo!) grazie all’ingegnoso sistema del dou gong, di cui nelle prossime
settimane vi dirò in modo più specifico e scientifico.
Roof Junctions dou gong
Piacevole
passeggiata, molti turisti (cinesi), mi sento sempre il forestiero che da tempo
non si vedeva in giro.
Un sole che
come si suol dire spacca le pietre, il buon odore di osmanto nell’aria (ho
saputo che il fiore sboccia in autunno e dura fino a novembre, che fortuna!),
avverti che stai entrando in un’altra epoca, in un’altra dimensione.
Huishan
Dopo aver
passeggiato lungo il percorso che ti porta per templi, laghetti con fiori di
loto e centinaia di altre specie di piante/alberi, pranziamo (oggi noodles con
soia e sempre il mix di verdure/carne che mai capirò da cosa è composto) e ci
avviamo verso Jichang gardens
(ingresso a pagamento 50 yuan (RMB), circa 6 €).
Un parco con
all’interno tantissime specie arboree, templi dedicati al buddismo e alla
meditazione, odore di osmanto ovunque.
Il tutto riflesso nell’acqua marrone del fiume che
certo non ti fa venir voglia di tuffarsi…nonostante ciò l’odore di osmanto ti
trascina lungo il percorso e così l’acqua rimane in secondo piano.
Jichang Gardens
La pace dei
sensi.
Luogo
fantastico, davvero, mai visto tanto verde e tanti colori in un’atmosfera così
“zen”, ma in effetti cinese.
La persecuzione della macro
Sono
trascorsi pochissimi giorni dal mio arrivo, ma data l’intensità delle giornate
appena trascorse e la mia curiosità che mi porta a fare domande su domande, ho
capito (e lo capirò sempre di più) quanto i cinesi vivano bene il rapporto con
se stessi e ciò che li circonda. Mi è bastato poco per capire quanto alcuni
concetti occidentali dello stress, dell’ansia, della corsa ai farmaci (e qui mi
viene in mente un mio caro amico che è farmaco addicted per qualsiasi
sciocchezza!...dai Peppe, raggiungimi in Cina!) della logica per cui il business è ciò
che conta, il lavoro, i soldi,
l’apparire…ecco siano concetti così lontani dal loro modo di affrontare il
quotidiano…è vero è solo il 5° giorno, fatto sta che non ho ancora sentito
urlare nessuno né tantomeno assistito a discussioni tra coppiette e amici (e
qua nel campus ce ne sono molti).
Buddismo
Teorie e
riflessioni che hanno avuto conferma quando siamo entrati nel tempio del Budda
della ricchezza.
Completamente
ignorante in materia, ho cominciato il mio “interrogatorio” a Fiona per capire
di più di questa religione.
Ebbene, mi
sa che diventerò buddista ahahahah.
Tralasciando
tutte le pippe sul buddismo, ci incamminiamo verso l’uscita mentre scorgo 2
giocatori di scacchi cinesi
Scacchi cinesi
(che mi farò insegnare) e la tipica donna
cinese con ombrello, che riesco di sfuggita a inquadrare con la fotocamera
mentre si affanna (affannarsi alla cinese) per raggiungere chissà quale luogo
di meditazione.
Ma sarà che da
loro abbiamo moltissimo da imparare noi occidentali, presuntuosi e spavaldi nel
proporre il nostro stile in giro per il mondo, un po’ all’americana?
Signora Ombrello
Domani
sleeping day…la sera vi aggiornerò con varie curiosità che in questi giorni ho
tenuto nascoste.
Ah! Un
saluto agli Sparks!
Seguiteli su
www.facebook.com/sparkstribute e su www.sparkstribute.com
Per chi non
lo sapesse è la cover band dei Coldplay in cui mestamente suono la batteria e in
cui spero di avere ancora “il posto” al mio ritorno J
Ah! Martedì si avvicina! Di nuovo diretta
verso le 17 su www.radioprimarete.it all’interno di Taxi Driver.
Ah!...un
ringraziamento all’instancabile Peppe che in qualità di co-amministratore di
questo blog sta portando avanti questo mio “sfizio”.
Ah!....Hme
ciA’